Agosto all’improvviso. In pieno inverno. Senza la spensieratezza. Città vuote, negozi e cinema chiusi, anziani in casa, uffici deserti. Non sarà breve e nemmeno facile. Le conseguenze del coronavirus sull’economia si peseranno alla fine dell’emergenza. Lo storytelling del Paese che alla fine ce la fa rischia di sgretolarsi come il sistema sanitario del Nord. Ne usciremo con parole d’ordine condivise. Responsabilità, solidarietà, verità. Ci salveremo tutti oppure nessuno. Restiamo a casa, se lo dicono i medici. Rinunciamo al mojito, alla settimana bianca, agli affetti lontani. Rinunciamo punto.
E noi agenzie di comunicazione cosa possiamo fare nell’ora più buia? Ce lo siamo chiesto. Non produciamo gel igienizzanti, non curiamo gli ammalati, non coltiviamo verdura coronavirus-free.
Possiamo però raccontarvi. Mettervi in contatto. Essere la vostra voce. Abbattere la distanza che vi divide. Adesso stiamo reagendo. Dai cento milioni di euro che Intesa Sanpaolo ha donato agli ospedali pubblici alla spesa gratis della Grande Distribuzione, fino ai gesti virtuosi di negozi e ristoranti che sensibilizzano i clienti senza abbandonarli.
Scriveteci le storie di chi aiuta il prossimo per aiutare se stesso. Aziende, imprese familiari, esercizi commerciali, studi legali, istituti di cultura, enti economici. E l’intero mondo della sanità, oggi in trincea.
Mandateci racconti e foto. Le pubblicheremo sui nostri social. Le invieremo alla nostra rete di clienti, di contatti, di cittadini.
Faremo in modo che altri lo sappiano.
#theskillvscoronavirus
#Italiatenace
#theskilltales
